Perché autovalutarsi?
Autovalutarsi è un’operazione strettamente personale:
"Imparare a autovalutarsi significa accettare di guardare indietro per dare un'occhiata critica a se stessi, sulla base di criteri di giudizio negoziati e appropriati, che conducano a un processo decisionale pertinente ed efficiente [ … ] interiorizzato. Questa capacità riflessiva consente di prendere coscienza della propria azione; lucidità essenziale per ogni apprendimento che solo l'allievo, in qualità di soggetto, può raggiungere".
(Pillonel, Rouiller 2001a: 3)
L’autovalutazione, prevede il confronto con il principio di realtà, con “altro da sé”, che si tratti di persone fisiche con cui confrontarsi (l’insegnante, i compagni), o di criteri esterni precedentemente concordati e condivisi.
Autovalutarsi significa dunque compiere un’operazione “ metacognitiva”: significa operare un distanziamento dal proprio io, oggettivare la propria esperienza, il proprio vissuto, e guardarlo come altro da sé. Avviare ad riflessione di questo tipo credo sia un obiettivo
molto importante anche nella scuola primaria!
Ecco una tabella ideata molti anni fa, ho inserito di nuovo solo il termine “competenza”, che può
favorire la consapevolezza da parte del bambino del propri punti di forza e di debolezza in merito alla comprensione e allo studio delle materie orali. Non ha grandi pretese... ma funziona!
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